La storia vitivinicola della Famiglia Di Carlo risale al Risorgimento: coraggio, passione e visione rivoluzionaria hanno sempre accompagnato l’azienda di generazione in generazione. Sono trascorsi oltre due secoli dai primi successi di Camillo e Nicola, tutto è cambiato nel tempo, ma la guida di Giannicola con i figli Federico e Daniele conserva sempre quella tenacia abruzzese che non ha paura di affrontare sfide all’apparenza impossibili. La conversione al Biologico del 1991 è seguita dalla certificazione Vegan. Le tecniche di vinificazione aggiornate con la produzione di vini ancestrali, privi di solfiti e a fermentazione spontanea, con l’utilizzo di anfore e cemento.

La Famiglia Di Carlo ha sempre posto l’equilibrio tra uomo, tempo e natura al centro della sua filosofia produttiva, basata su impegni concreti: la bioarchitettura di tutte le strutture del centro aziendale che si integrano naturalmente con il paesaggio circostante (prima cantina europea in bioarchitettura già nel 1997), l’utilizzo di materiali a basso impatto per una sostenibilità totale, la presenza della cromoterapia e della musicoterapia negli ambienti di lavoro per rendere tutti partecipi di una visione etica e condivisa, la scelta di produrre e affinare alcuni vini all’interno di un bosco di famiglia, ambiente incontaminato con lago e grotte naturali, per essere sempre più vicini alla natura.

Il brand VignaMadre interpreta i grandi vitigni autoctoni (Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina, Cococciola, Primitivo e Sangiovese), mentre la linea Giannicola Di Carlo Signature è dedicata alle nuove frontiere della viticoltura moderna ma ispirata a tecniche antiche.

Giannicola è inoltre l’ideatore di un brevetto di utilità collettiva: Il vigneto “Dinamico- Energetico”, legato ad una ricerca scientifica dove si utilizzano i 7 colori del Chakra per stimolare le sinapsi vegetali in grado di attivare un campo energetico positivo utile per le piante, per gli insetti (maggiore impollinazione) e per l’uomo.